Inizio settimana nel caos, per i pendolari dei Castelli romani e dell’area Casilina e Prenestina, a causa dei gravi disagi comportati dallo spostamento dei treni ad alta velocità sulle tratte Roma Napoli, via Cassino e via Formia.
La chiusura della galleria Serenissima di Roma, a seguito dell’incidente del Frecciarossa di venerdì pomeriggio, ha infatti costretto Trenitalia a dirottare Frecce e Italo sui collegamenti con Napoli, solitamente percorsi dai convogli regionali, con molte corse soppresse, per garantire la sicurezza, e pesanti ritardi accumulati su quelli in viaggio.
I disagi, nei primi due giorni della settimana, hanno riguardato, oltre alla Roma-Cassino e alla Roma-Formia anche le tratte per Nettuno, Frascati e Velletri con lavoratori e studenti che, con un caldo asfissiante, hanno dovuto aspettare a lungo un treno che li portasse in ufficio al mattino e a casa nel pomeriggio mentre sui binari vedevano sfrecciare gli insoliti convogli rossi e amaranto ad alta velocità, seppur rallentati dal transito nelle piccole stazioni di provincia.
A Zagarolo, Ciampino, Colonna, Labico, Valmontone e Colleferro le situazioni peggiori con troppi treni cancellati e i pochi rimasti in funzione costretti ad effettuare tutte le fermate con tempi di percorrenza lunghissimi: “Sia ieri che oggi – afferma Stefano, un pendolare proveniente da Colleferro – ho impiegato tre ore per arrivare a lavoro e non so quanto tempo ci vorrà per tornare a casa”. “Sono ormai cinque giorni che ci sono disagi – aggiunge Paola, di Palestrina – e non credo siano tempi accettabili in un Paese occidentale nel 2022. Quel che più preoccupa è che non si sa quanto potrà trascinarsi tutto questo”.
In realtà nel pomeriggio di ieri, la situazione è leggermente migliorata quando, seppure in modo molto graduale, è stata riattivata la linea ad Alta Velocità Roma-Napoli con ripercussioni positive sulla circolazione dei treni pendolari. Nella mattina di mercoledì 8 giugno dovrebbe essere ripresa in modo pressoché normale la programmazione dei treni sia fra Roma e Napoli che nei nodi ferroviari delle due città.
“Dopo l’incidente di venerdì nei pressi di Roma Prenestina – confermano Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) – oltre 70 tecnici di hanno lavorato per rinnovare circa un chilometro e 300 metri di binari, sostituire 400 metri di cavi tecnologici e ripristinare 150 metri di linea di alimentazione elettrica dei treni. Attività di ripristino che si sono concluse in meno di 48 ore da quando l’Autorità Giudiziaria ha dapprima dissequestrato l’area e poi consentito la rimozione del locomotore sviato liberando la galleria”.
“Considerando il tratto che andava rifatto e il sequestro dell’area – commenta Massimo, che segue passo passo la vicenda – i tempi di ripristino mi sembrano accettabili”. Alla stazione Termini, sui pochi treni in partenza per la provincia a sud di Roma, tra i pendolari che cercano di tornare a casa prevale infatti un sentimento di speranza e, di fronte agli annunci di Rfi, l’auspicio è che questi giorni di ritardi e di disagi restino soltanto un brutto incubo di questo inizio di estate.
Nel frattempo, Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ha comunicato la riapertura della linea Alta Velocità. Poco alla volta torneranno alla regolarità tutte le corse per i pendolari.