Frascati, polemica su pubblicità di un noto negozio di abbigliamento. L’azienda: “Nessuna volgarità, è arte”

Ha fatto scalpore una foto apparsa il primo agosto sulla pagina Facebook di Eredi Corazza, negozio di abbigliamento di Frascati dal 1930, per pubblicizzare un prodotto, ma le sorti non sono andate come i commercianti speravano. Sotto il post più di 2000 commenti infastiditi dall’immagine che richiama uno stupro.

L’immagine ritrae una donna stesa a terra, gambe divaricate e jeans abbassati da cui spuntano gli slip. Tutto questo per pubblicizzare dei tronchetti con zeppa del brand Ixos.

Immediata la pioggia di critiche per la scelta, ad oggi 2092 commenti di sdegno.

Si legge tra i commenti più recenti: “VERGOGNATEVI! Fino ad oggi un’altra donna è morta dopo terribili sofferenze perché il suo ex l’ha bruciata viva. Immagini come questa sono un affronto per tutte noi donne e per tutte le persone che hanno una coscienza! Questa non è arte: è merda!!! Ed il marchio che ha scelto di farsi pubblicità veicolando simili messaggi lo ricorderò bene proprio per NON COMPRARLO MAI!!!!”

L’azienda ha tentato di giustificarsi, questo il post pubblicato: “Buonasera, prendiamo atto del fatto che la nostra immagine non sia stata apprezzata e affermiamo che sia stata mal interpretata.
Siamo un’attività che opera nel settore della moda dal 1930, il nostro nome, il nostro DNA, sono da sempre stati associati ad un prodotto dagli standard qualitativi elevati, una ricerca vota all’innovazione ed allo stile, uno store che ama la femminilità prendendosi cura dell’immagine delle proprie clienti, ormai fidelizzate.
Oggi l’Azienda è rappresentata e gestita dagli Eredi, la quarta generazione.
Anime giovani e passionali che cercano di connettere sempre più l’Arte con il mondo della moda.

La storia delle nostre immagini, finalizzate alla vendita del prodotto stesso, deriva da canoni estetici e ricerche stilistiche tali da portarci a nominare creativi espressionisti come ‪#‎SpencerTunik‬, ‪#‎DavidLachapelle‬,‪#‎MarioTestino‬, ‪#‎OlivieroToscani‬, ‪#‎ArakiKinbaku‬, ‪#‎RobertMapplethorpe‬,‪#‎FrankHorvat‬, ‪#‎HelmutNewton‬, ‪#‎MustafaSabbagh‬, ‪#‎AoiKotsuhiroi‬.
Stilisti d’avanguardia come ‪#‎BorisBidjanSaberi‬, ‪#‎RickOwens‬,‪#‎AnnDemeulemeester‬,

‪#‎GoschaRubinsky‬, ‪#‎Demobaza‬, ‪#‎MichelLamy‬,‪#‎IsseyMiyake‬, ‪#‎YohjiYamamoto‬, ‪#‎DiLiborio‬, ‪#‎KarlLagerfeld‬ in una ricerca quotidiana e costante che non avrà mai un punto di fine effettivo.

Allontanandoci, come ci è stato accusato, dall’unico bisogno di creare visibilità, la nostra ricerca ha basi culturali ben più solide, che rendono omaggio ai nomi sopra citati e si legano con stima ai grandi movimenti artistici e pubblicitari che hanno da sempre fatto la storia.

Per questo motivo citiamo inoltre, senza essere troppi prolissi, “Hot” la mostra collettiva svoltasi a Milano a cura di ‪#‎LucaBeatrice‬, come uno dei tanti esempi che ha analizzato con professionalità “il concetto di oscenità, che nasce con il moderno, quando l’opera d’arte entra in relazione con i mass media.”

In particolare l’impronta fotografica dello scatto ha alla base la fusione di: un pantalone di Saberi con cui sfilò nella sua ultima menswear e l’immagine della compagna pubblicitaria di ‪#‎Solestruck‬ con cui presenta al mondo la prima collezione di scarpe maschili con tacco.

L’immagine è ormai virale e ne prendiamo atto scusandoci con tutte le persone che ne hanno risentito negativamente, in particolar modo le scuse sono dirette a tutte le donne che si sono sentite toccate”.

La stessa Ixos di dissocia da quel modo di fare pubblicità, affermando: “Prendiamo con forza le distanze. Premettendo che chi ha pubblicato tale scatto lo ha fatto in totale autonomia decisionale e che non ha interpellato l’azienda né prima né a pubblicazione avvenuta, ci teniamo a dissociarci completamente prendendo le distanze dalla scelta effettuata.

Ixos non intende assolutamente dare forza o importanza a quanto possa evocare tale messaggio visivo, dissociazione che nasce sia per non conformità con la linea comunicativa aziendale, sia per l’esplicita connotazione violenta o in ogni caso poco attinente al prodotto. Per quanto ci riguarda, si tratta di una mancanza di tatto e di buon gusto che non corrisponde a nessuno dei valori a cui Ixos si ispira”.

Dal nostro canto, non possiamo non criticare la pessima scelta pubblicitaria. Curare l’immagine aziendale, significa trasmettere un messaggio.
Nella massa di due-trecento messaggi pubblicitari a cui siamo sottoposti ogni giorno, solo due o tre vengono ricordati.
Alcuni perché suscitano emozioni, altri perché suscitano desiderio.
Poi c’è chi affida la propria immagine a persone prive di scrupoli, che pur di vendere si spingono oltre il limite di ogni decenza.
L’azienda utilizza una scena che rimanda ad uno stupro per pubblicizzare una scarpa.
La Ixos Eredi Corazza prende le distanze da chi avrebbe scelto e pubblicato tale messaggio; lavorando nel campo, siamo certi che sapessero per filo e per segno a cosa sarebbero andati incontro, ma fa comodo così, lo scaricabarile è da manuale.
Ribadiamo la necessità di sapersi affidare ad aziende serie, che sappiano studiare i valori aziendali e di mercato ai quali si rifanno e verso i quali sono proiettati.
Comunicare si può, farlo bene anche!

Lascia un commento

Rispondi