La Bcc chiude il bancomat di Poli: duro colpo al territorio. Il sindaco Mariani: “decisione comunicata senza preavviso né confronto con l’Amministrazione comunale”

La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha confermato ufficialmente la chiusura dello sportello bancomat di Piazzale Orziere a partire dal 6 giugno 2025.

“Una decisione – spiega il sindaco Federico Mariani – comunicata senza alcun preavviso né confronto con l’Amministrazione comunale, che, appresa con sorpresa la notizia, aveva tempestivamente richiesto un incontro urgente nel tentativo di aprire un dialogo e individuare soluzioni alternative. Richiesta rimasta completamente inascoltata”.

L’Amministrazione di Poli aveva, infatti, rappresentato con chiarezza le gravi conseguenze che tale scelta avrebbe comportato per artigiani, commercianti, imprenditori, anziani, persone fragili e semplici residenti, che da anni si affidano all’ultimo presidio bancario rimasto sul territorio dopo la chiusura della filiale.

Ma l’Istituto di credito ha ribadito la volontà di procedere con la dismissione, motivandola con il mancato rispetto dei “parametri minimi di operatività” previsti per il servizio ATM. Una scelta inserita in un più ampio piano di “razionalizzazione della rete”, che prevede anche la restituzione al Comune degli spazi attualmente occupati dal bancomat.

L’Amministrazione comunale esprime forte disappunto per una decisione non solo unilaterale, ma del tutto sorda alle esigenze di un’intera comunità e sottolinea con rammarico la totale assenza di dialogo istituzionale. Una mancanza che pesa ancora di più, se si considera che la presenza della BCC sul territorio era già stata fortemente ridimensionata in passato con la chiusura dell’agenzia.

“Ci saremmo aspettati – ha dichiarato il Sindaco di Poli, Federico Mariani – almeno un confronto. Non una concessione, ma un doveroso rispetto verso le istituzioni locali e, soprattutto, della cittadinanza, che ha continuato, anche dopo la chiusura della filiale, a rivolgersi con fiducia alla BCC di Roma. Ma la banca ha scelto di non incontrarci e di non ascoltare”.

“È una scelta che pesa” ha aggiunto il Primo cittadino. “Siamo consapevoli che ogni istituto ha le proprie logiche organizzative, ma riteniamo che, quando si parla di piccoli comuni periferici, di persone anziane o in difficoltà, queste logiche dovrebbero confrontarsi con il senso di responsabilità sociale e una visione più ampia. Il Credito Cooperativo ha sempre sostenuto di essere vicino al territorio. Oggi, invece, assistiamo a una retromarcia che colpisce proprio le comunità più deboli. Naturalmente – ha concluso – ci stiamo attivando con altri istituti di credito per garantire ai cittadini almeno la presenza di uno sportello ATM sul territorio comunale”.

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