Accoglienza e supercazzola

L’editoriale del Direttore sulle dimissioni di Marcello Accordino, sindaco di Gallicano nel Lazio. Questioni di accoglienza e…

di Massimo Sbardella

Siamo tutti solidali. Siamo tutti accoglienti. I profughi sono nostri fratelli ed è giusto rivolgere loro la misericordia e la solidarietà di cui hanno bisogno. A maggior ragione oggi che, sempre più spesso, fuggono da guerre sanguinose e cruente che non fanno sconti neanche a donne e bambini. Certo, questo discorso vale meno per gli integralisti alla Salvini che, senza remore, li vorrebbero relegati a casa loro. Vivi o morti non importa, purché fuori dai piedi. Qualche giro di parole, ma nella sostanza pensieri molto simili, per Fratelli d’Italia come pure per il M5S. In fondo si sa, in clima elettorale lo “straniero brutto e cattivo” fa consenso e un po’ di qualunquismo funziona sempre. Invece c’è il Partito Democratico che, al riguardo, fa dell’accoglienza un cavallo di battaglia. Nei talk show e nelle piazze, essere solidali fa molto fighi.

Poi, però, succede che un sindaco del Partito Democratico, Marcello Accordino, accetti – con una delibera di Giunta del 27 febbraio scorso – di aderire al sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati Sprar e… che succede? Succede che la minoranza cavalca il malumore dei gallicanesi e il Partito Democratico, che della maggioranza è parte integrante, si accorge di sentirsi un po’ solo e fa mancare il proprio sostegno al proprio sindaco (ed ex segretario). Cioè, sia chiaro, “noi crediamo fermamente all’inclusione e integrazione dei migranti nel tessuto sociale del nostro paese” ma – bada bene – “non ci siamo sentiti inclusi quanto è stato necessario aderire al progetto tramite delibera di indirizzo”. Un po’ come la “supercazzola prematurata con scappellamento a destra” del conte Mascetti, delle due l’una: o i tre Pd gallicanesi evidenziano insolite derive destrorse oppure, più probabilmente, hanno semplicemente colto la palla al balzo per mettere il sindaco nell’angolo. Con quale obiettivo? Non lo sapremo mai, visto che il buon Accordino scarta di lato e si libera le mani. E ora, c’è da starne sicuri, ci sarà da divertirsi.

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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