“Marcia su Roma”: manifesti e striscioni in tutta la provincia

Anche a Palestrina compare uno striscione celebrativo in località Piscarello. “28-10-1922 – 20-10-2022. Ancora in marcia” questa la scritta comparsa sul muro.
Il manifesto celebrativo della Marcia su Roma apparso a Palestrina
Il manifesto celebrativo della Marcia su Roma apparso a Palestrina

Il manifesto è stato prontamente rimosso, come accaduto per le centinaia comparsi in tutta la provincia di Roma.

Anche a Guidonia sono comparsi numerosi manifesti inneggianti la “Marcia su Roma” di cui oggi, 28 ottobre, ricorre il centenario.

I manifesti celebrativi della Marcia su Roma comparsi a Guidonia
I manifesti celebrativi della Marcia su Roma comparsi a Guidonia

“Una data funesta per la storia politica e sociale del nostro Paese, che ha segnato l’inizio di un periodo buio per la libertà, i diritti e la democrazia. Bene i Sindaci che hanno prontamente disposto la rimozione dei manifesti: le Istituzioni repubblicane nascono dalla lotta partigiana e oggi più che mai è necessario ribadire convintamente la matrice antifascista della nostra Costituzione”.

Così in una nota Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio.

Già due anni fa, sempre in concomitanza di questa data, a Palestrina comparve uno striscione celebrativo. “Marciare per non marcire” recitava.

Dopo poche ore viene rimosso da militanti di “Palestrina non si lega” con tanto di polemiche a rimorchio. Una polemica che non si spense con facilità: l’ANPI richiese -inviando una lettera a tutti i consiglieri- di prendere posizione chiara e netta sull’accaduto. Iniziano i mal di pancia.

Ne nacque un caso in amministrazione comunale.

Con una mozione da parte delle forze di minoranza, la richiesta fu presentata in Consiglio, portando allo scoperto al diversità di radici e vedute nella maggioranza, con Palestrina Democratica e Bella Palestrina a favore della mozione e la Lega dalla parte opposta: cinque consiglieri su sei (Beatrice Stazi, Augusto Briccetti, Cinzia De Rose, Andrea Rossi e Roberto Mancini) votarono contro, lasciando il Presidente del Consiglio Simone Coccia, unico tra i rappresentanti del Carroccio a votare a favore.

Leggi tutto l’articolo:

Se l’antifascismo diviene motivo di divisione. Palestrina, il caso in Consiglio comunale

 

 

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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