di Massimiliano Rosicarelli
Nettuno. La bellezza della location, le onde del mare, il sole che scalda la mente, passeggiare per Nettuno e incontrare un prenestino che sta per tagliare un nastro particolare, anche nel ricordo di una cittadina di Palestrina amata ovunque. E’ tutto pronto a Nettuno per l’apertura del nuovo ristorante nel borgo proposto dallo Chef Fabio (Di Domenicantonio), prevista per giovedì 29 maggio. Tanta curiosità e pubblico delle grandi occasioni per assaggiare un raffinato menù di pesce, frutto di ricerca, esperienza e grande attenzione in sala e in cucina in un’atmosfera di relax condita da eleganza nei dettagli di stile marino.
Abbiamo incontrato il titolare e Chef Fabio che, in anteprima, ci svela tutto sul nuovo ristorante fortemente voluto dal cuoco prenestino e dalla famiglia.
E’ impossibile, a Nettuno, non andare dallo Chef Fabio. Come è nata l’idea di un locale chic nel cuore della cittadina tirrenica?
“Dopo anni di lavoro dipendente, vista la risposta dei clienti, in termine di gradimento e fidelizzazione, mi sono sentito di coronare il sogno della vita, cioè aprire un’attività di ristorazione tutta mia. E’ così che nasce “da Chef Fabio” a Nettuno. Il primo esperimento di fattibilità.
Il successo è stato immediato e, in poco tempo, il locale si è rivelato sottodimensionato rispetto alla richiesta. Il sogno di quel ragazzo, giovane lavapiatti, è riemerso prepotente, e perché non dare il giusto riconoscimento con una risposta adeguata alla richiesta dei miei clienti?”.
Con quale obiettivo Chef Fabio vuole confermare numeri da capogiro per la ristorazione ultra trentennale e perché la scelta di questo nuovo ristorante è certezza di successo?
“L’obiettivo è quello di non tradire mai le aspettative, né dei miei clienti né del mio staff. Sono sicuro che i numeri non mancheranno mai se continuo a realizzare con amore e passione prodotti sani e di prima qualità, nel rispetto della semplicità dell’arte culinaria clienti”.
Perché aprire un ristorante al Borgo e mantenere quello al fianco della Chiesa di Santa Maria Goretti?
“Al mio primo locale sono affezionato e, in quel locale, continuerò a fornire un servizio di qualità, più semplice ed adeguato a chi ha piacere di andare spesso a mangiare fuori, specialmente d’estate, quando si va al mare a Nettuno. Il “Borgo” si rivolge invece a chi vuole trascorrere una sera in relax, in un ambiente di atmosfera con la possibilità di gustare piatti particolari di pesce, rigorosamente fresco e locale. Credo sia la giusta risposta sia per gli avventori locali che per chi viene a trascorrere un giorno o una bella serata sul litorale”.
A chi sente di voler dedicare questa apertura e quale idea di Chef serve nel 2025 per accontentare i palati fini di ogni cliente, esigente e non?
La mia idea di Chef? Bella domanda questa, – sorride Fabio. – Credo che al fianco della creatività di Chef stellati, di cui indubbiamente c’è bisogno, vada potenziato il ritorno alla cucina sana, semplice e tradizionale che sia di assoluta qualità e rispetti le specifiche offerte del territorio. Di questo ho fatto la mia missione e sono sicuro che nessun palato potrà essere scontento. A chi dedico questa apertura? Il mio primo pensiero va alla mia famiglia, che mi ha supportato e continua a supportarmi in questo mio percorso, senza però dimenticare che la sala principale del ristorante è dedicata alla memoria di Gianna Germini di Palestrina, una persona del mio territorio che ha dedicato 30 anni della propria vita ad Unitalsi e al bene del prossimo”.