Alle ore 23:30 di ieri, a Segni, l’attenzione di una volante del Commissariato di P.S. Colleferro è stata richiamata da una densa e scura coltre di fumo visibile nella zona di Sacriporto.

Gli agenti, consapevoli dell’allarme sociale legato ai roghi tossici, hanno deciso di perlustrare l’area.
Dopo un’accurata ricerca, i poliziotti hanno individuato la fonte del fumo in una zona appartata di via Consolare Latina, dove hanno scoperto due persone che stavano alimentando un fuoco con rifiuti domestici di vario genere, tra cui mobili, elettrodomestici e materiali plastici.
Una volta notata la presenza degli agenti, i due soggetti non hanno opposto resistenza e hanno ammesso le proprie responsabilità.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, che hanno spento l’incendio e accertato la presenza di un secondo mucchio di rifiuti, parzialmente bruciato, contenente anche un frigorifero.
L’intera area è stata posta sotto sequestro e i due responsabili sono stati identificati e denunciati per reati in materia ambientale.
La condotta dei due soggetti rientra nei reati previsti dal Decreto Legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale).
Articolo 256 (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata): Questo articolo punisce chiunque effettui un’attività di gestione di rifiuti (come la raccolta, il trasporto o lo smaltimento) senza le dovute autorizzazioni. La pena può essere l’arresto e un’ammenda, con pene più severe in caso di rifiuti pericolosi.
Articolo 256-bis (Combustione illecita di rifiuti): Questo articolo, in particolare, sanziona chiunque appicchi il fuoco a rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato. La norma è stata introdotta per contrastare il fenomeno dei roghi tossici, prevedendo pene detentive che aumentano se i rifiuti sono pericolosi o se il reato viene commesso nell’ambito di un’attività organizzata.

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