Con una breve nota, l’Associazione Tutela del cittadino annuncia la chiusura entro dicembre per la difficoltà di auto sostenerla.

“Nata 4 anni fa dallo sforzo e la passione di un gruppo di volontari con poche centinaia di libri – si legge nella nota dell’Associazione, oggi l’unica biblioteca aperta al pubblico e gratuita rimasta a Gallicano (dopo la chiusura da anni di quella comunale), conta quasi 4.000 volumi, di cui più di un centinaio risalenti a fine ‘800. Iscritta all’anagrafe delle biblioteche del Ministero della Cultura ed al Polo Bibliotecario della Regione Lazio, la nostra biblioteca (che registra oltre 100 prestiti l’anno ed ospita corsi ed incontri) è stata tenuta in vita dagli sforzi economici e dall’impegno personale dell’associazione Tutela del Cittadino Aps (associazione non profit) senza alcun aiuto da parte delle Istituzioni. Uno sforzo economico non più sostenibile con le sole attività di autofinanziamento dell’associazione, come non sostenibile è l’affitto della sede”.

E’ per questo che, “considerata l’utilità ed il servizio pubblico che svolge per i cittadini (ragazzi ed adulti) come unica biblioteca del paese”, l’associazione ha scritto al Comune di Gallicano per chiedere la disponibilità di un locale comunale (ad esempio l’ex sede della polizia locale in via Maestra, chiusa ed abbandonata da anni), senza però ricevere alcuna risposta, nonostante sia passato un mese dalla Pec indirizzata a sindaco e vice sindaco.

“Dispiace innanzitutto per i cittadini – commenta Gianluca Caratelli, presidente dell’associazione – che vedranno scomparire un luogo di socialità e cultura come una biblioteca che, a mio modesto parere, non dovrebbe mai mancare in un paese. Sto chiedendo ad altri comuni ed enti la disponibilità ad accogliere la biblioteca “Dante Alighieri” che, per quanto mi riguarda, voglio che continui ad esistere, anche se dovesse essere fuori da Gallicano. Ci si riempie tanto la bocca di parole come “comunità”, “cultura”, “sostegno al volontariato” ma, nella realtà, aver fatto tanto non è bastato visto che abbiamo chiesto aiuto e non siamo stati sostenuti”.

E’ per questo che, in attesa di un riscontro da parte del sindaco, l’associazione lancia una raccolta pubblica per sostenere questa realtà. Basta anche una piccola somma, di qualche decina di euro, per salvare una realtà utile e importante ai giovani e alle famiglie
“Per continuare questa realtà occorrono 3.600 euro, cifra che copre un anno di affitto e, quindi, un anno di apertura gratuita per tutti. Per non spegnere questo presidio di cultura e comunità, ogni donazione, piccola o grande, farà la differenza. Clicca qui e fai la tua donazione”.

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