Il nuovo affidamento porta come novità prodotti Dop e filiera corta. L’aumento del costo del servizio spalmato in modo graduale in base alle fasce di reddito

A Valmontone riparte il servizio di refezione scolastica per le alunne e gli alunni delle scuole primarie e dell’infanzia. La gara d’appalto è stata vinta dalla ditta Vivenda, leader nel settore, che ha ottenuto l’affidamento grazie a un’offerta che introduce importanti migliorie rispetto al passato. In particolare, nei piatti delle bambine e dei
La novità più significativa riguarda la scelta di utilizzare prodotti DOP e a filiera corta, con l’obiettivo di valorizzare la qualità e i prodotti del territorio. Massima attenzione verrà riservata sia al controllo delle materie prime acquistate che alla loro conservazione e alla preparazione dei piatti. Il nuovo servizio coprirà complessivamente circa 700 pasti al giorno, distribuiti nei dieci plessi scolastici in cui bambine e bambini mangiano a mensa.
Nonostante il rinnovo dell’appalto abbia comportato un incremento della spesa per il Comune – legato anche alla nuova tipologia di servizio – l’Amministrazione comunale ha scelto di mantenere invariato, per le fasce più deboli, lo stesso prezzo degli anni scorsi.
Delle quattro fasce tariffarie esistenti, le prime tre restano inalterate, mentre la quarta (quella che aveva il prezzo più alto) è stata suddivisa in ulteriori quattro scaglioni ISEE, così da rendere il costo più equo e sostenibile per le famiglie.
«Siamo riusciti a completare l’iter di affidamento nei tempi previsti e possiamo partire subito con il servizio – afferma con soddisfazione la sindaca Veronica Bernabei –.
Le iscrizioni, dopo i collaudi della piattaforma, saranno aperte da lunedì 22 settembre e, come ogni anno, nel giro di pochi giorni si potrà cominciare a mangiare a mensa.
Il prezzo del singolo pasto era fermo da oltre dieci anni, senza che fossero mai applicati neanche gli adeguamenti Istat.
Oggi, con l’aumento dei costi delle materie prime e del servizio, abbiamo dovuto adeguare le tariffe. La nostra priorità è stata quella di garantire la tutela dei redditi più bassi, distribuendo in modo graduale l’aumento sulle fasce intermedie.
Con il nuovo appalto, comunque, il prezzo massimo per un pasto sarà di 5,41 €, in linea con gli altri comuni del territorio, per scendere progressivamente fino ad arrivare al minimo di 1,56 € per Isee tra 0 e 7000 euro.
Siamo soddisfatti di essere riusciti a salvaguardare le famiglie più fragili e, al tempo stesso, di aver ottenuto condizioni migliorative in termini di qualità e sicurezza alimentare: quando si tratta di far mangiare i nostri figli, questi valori non sono negoziabili. Lo è stato fino ad oggi, con Rica Srl che ringrazio per il servizio eccellente svolto in questi anni a Valmontone, e lo sarà in futuro con la nuova ditta».
«Comprendiamo che l’adeguamento delle tariffe possa rappresentare una novità per le famiglie – dichiara l’assessora alla Pubblica Istruzione Laura Mujic – ma abbiamo lavorato affinché l’impatto fosse il più possibile contenuto e graduale.
Al tempo stesso, il nuovo appalto ci permetterà di offrire pasti ancora più sicuri e di altissima qualità, con prodotti certificati e di filiera corta. Crediamo che questo equilibrio tra tutela delle famiglie e valorizzazione del servizio rappresenti un investimento importante per i nostri bambini e per la comunità scolastica».
GRADUALITA’ DEL COSTO IN BASE ALLE FASCE ISEE
Per completezza di informazione indichiamo le 7 fasce di costo che sono state individuate per il servizio di refezione scolastica. Per le prime tre l’importo resta esattamente quello dello scorso anno mentre, per chi ha un Isee superiore a 15.000 euro, si è deciso di applicare una ulteriore suddivisione in 4 fasce, con prezzi progressivi in base al reddito. Nella tabella sotto le diverse fasce con i relativi costi.
RIDUZIONE PER CHI HA PIU FIGLI A SCUOLA:
Per tutte le fasce, ad eccezione dell’ultima e dei non residenti, viene applicata una riduzione del 20% per il secondo figlio e del 40% dal terzo figlio in poi.
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