In un lungo comunicato, il sindacato richiama la direzione della Asl Rm5 e i sindaci del territorio a prestare attenzione all’Ospedale di Palestrina che a detta degli operatori versa in condizioni preoccupanti.

Mancanza di personale, mancata organizzazione e aumento dei carichi di lavoro.

Al Direttore Generale Asl Roma 5 Dott. Giorgio Giulio Santonocito

Al Direttore Sanitario Aziendale Asl Roma 5 Dott.ssa Velia Bruno

Al Direttore Amministrativo Asl Roma 5 Dott. Filippo Coiro

Al Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie Asl Roma 5 Dott.ssa Luigia Carboni

Oggetto: criticità Polo Ospedaliero e Distretto di Palestrina

Ospedale di Palestrina.

La scrivente Organizzazione Sindacale denuncia le preoccupanti condizione in cui versa l’Ospedale e il Distretto di Palestrina.

Nello specifico, il Pronto Soccorso a seguito delle normali attività, che si sovrappone alla gestione dei pazienti Covid ed al problema del “Sovraffollamento”, versa in condizioni strutturali e organizzative, come più volte segnalato, tali da mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei Pazienti e degli Operatori presenti.

Il poco personale infermieristico impiegato, è stato ulteriormente depauperato, così da determinare una dotazione organica complessiva di solo quattro unità per turno.

Tale carenza determina spesso prolungamento orario ed i 4 infermieri presenti devono soddisfare le esigenze del Triage, della Sala Rossa, dell’Area d’isolamento Covid e dell’OBI che viene normalmente occupata da più di trenta pazienti.

La problematica organizzativa, incide direttamente sulla qualità di erogazione dei LEA, ponendo il personale sanitario ad una responsabilità insostenibile, sovrapposta alla richiesta di sostituzione dei turni scoperti in Pre-Triage senza alcuna disposizione da parte dell’Ufficio Infermieristico preposto.

Il reparto di medicina, posto al primo piano, ha una dotazione organica assolutamente inadeguata per l’assistenza di pazienti Covid per lo più allettati, spesso portatori patologie croniche che necessitano di assistenza infermieristica complessa e continua.

Lo scarsità di operatori, costringe a svolgere l’intero turno di servizio completamente abbigliati o a compiere le manovre di “vestizione” e “svestizione” più volte durante il turno di servizio, non avendo i tempi necessari al recupero psico-fisico, così come raccomandato in un Reparto Covid, con il conseguente aumento del rischio di esposizione al virus.

Il reparto di medicina, posto al secondo piano, su disposizione del Dirigente Infermieristico Ospedaliero, non ha personale OSS notturno e vede spesso la presenza di una sola unità nel turno diurno.

La recente apertura di ulteriori cinque posti letto determina un incremento dei carichi di lavoro, che ricadono sul personale Infermieristico, già costantemente demansionato, provato dalle ondate pandemiche precedenti e dall’esposizione a condizioni di lavoro poco sicure e prive di dignità professionale.

Per l’attuazione degli interventi straordinari per il sovraffollamento in Pronto Soccorso, il reparto di Chirurgia Generale e d’Urgenza sito al Terzo piano ha subito una contrazione dei posti letto dedicati all’attività chirurgica e ortopedica per dedicare posti letto all’area multidisciplinare no covid.

Le indicazioni della Direzione Strategica circa la collocazione di un numero adeguato di Personale Sanitario atto a garantire gli standard d’assistenza presso l’Ospedale di Palestrina è stata regolarmente disattesa e ignorata.

Ad oggi, le dotazioni organiche non risultato né potenziate né sono mai state sostituite le unità infermieristiche e OSS in defezione negli ultimi mesi.

Le uniche azioni intraprese nel corso del tempo dal Dipartimento delle Professioni Sanitarie e/o dall’Ufficio Infermieristico di presidio, sono state la revoca verbale delle ferie programmate, la mancata concessione dei permessi contrattuali e la copertura di assenze ordinarie e programmate attraverso l’utilizzo di Personale assegnato altrove.

Questo ulteriore utilizzo “a la carte” del personale assegnato, proveniente da altre UU.OO,avviene nel solo presidio di Palestrina,e forza illegittimamente numerosi diritti contrattuali, in particolare quelli riguardanti le indennità contrattuali, l’istituto della Performance e i rischi specifici correlati al Reparto ove svolgono il servizio e alla certificazione di Idoneità ricevuta.

Tale modalità di utilizzo del personale non risponde a nessun accordo sindacale, nè applicato in altri Ospedali dell’Azienda.

Le disposizioni organizzative sopraindicate inoltre non sono utilizzate in modalità di urgenza e non sono sostenute da disposizioni scritte da parte dei Responsabili preposti, i quali sottraendosi ai loro compiti d’istituto espongono ancor di più gli Operatori Sanitari a responsabilità che dovrebbero far capo a chi dirige e non ai dipendenti.

Nel Distretto di Palestrina, la situazione non è migliore, e giungono segnalazioni alla scrivente O.S. circa una gestione degli Operatori Sanitari in conflitto con quanto previsto dal D.Lgs 66/2003 e il CCNL in tema di orario di lavoro.

L’assegnazione dei turni a sostegno delle attività dell’Ambufest di Zagarolo non è equamente distribuita tra tutti i lavoratori e non in linea con quanto praticato in altre sedi aziendali.

La programmazione oraria della turistica non è comunicata ai dipendenti come stabilito dall’art. 43 CCNL Comparto Sanità 2019-21 ed è praticata una “mobilità” del personale fra le varie sedi Distrettuali, poco equa e non programmata.

La scrivente Organizzazione chiede quali iniziative intende intraprendere questa Direzione Aziendale a tutela della Salute Pubblica e degli Operatori interessati a sostegno di una a migliore gestione del personale presente in tutta l’Azienda.

Si chiede inoltre l’attuazione di un piano assunzionale adeguato all’esigenza dell’Azienda.

In assenza di iniziativa questa FP CGIL sarà costretta ad intraprendere ogni possibile azione sindacale e legale utile alla tutela dei lavoratori convolti.

Palestrina, 20/01/2023

Il Responsabile Territoriale FP CGIL Aldo Capobianchi

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