Ad un mese dalla misteriosa cacciata di Lorella Federici, il sindaco Mario Moretti nomina in Giunta la signora Lavinia Lunghi. Poco conosciuta in città è la zia del candidato di Bella Palestrina e attuale segretario di Azione. Nel decreto vengono assegnate le delicatissime deleghe a servizi sociali e scuola.
di Massimo Sbardella
Con un’operazione di quelle di alta politica familiare e clientelare, finalmente Palestrina ha di nuovo la Giunta al completo. Con un decreto pubblicato oggi all’albo pretorio, infatti, il sindaco Mario Moretti ha nominato in seno all’esecutivo la signora Lavinia Lunghi, 56 anni, casalinga, residente in via delle Piagge. Un nome del tutto sconosciuto alla politica cittadina, indicata dal capogruppo di Bella Palestrina Ludovico Rosicarelli in quanto “zia” del candidato consigliere Giulio Pinci, primo dei non eletti della lista e attuale segretario di Azione (Calenda).
Logica avrebbe voluto che in Giunta entrasse la consigliera Laura Rosicarelli, quanto meno per l’esperienza maturata in questi 3 anni e mezzo di amministrazione, lasciando il posto sui banchi proprio a Pinci. Ma, chi conosce Rosicarelli lo sa bene, la diffidenza è sempre totale e mai avrebbe ceduto un posto in Consiglio ad una persona esterna all’entourage più stretto.
Contento Ludovico, quindi, e contento Giulio Pinci, qualche dubbio resta per la città di Palestrina che, nel momento più delicato della vita amministrativa della città (l’ultimo anno e mezzo di governo), si ritrova in Giunta una persona che – a quanto pare – sa dov’è Palazzo Verzetti solo per essersi recata, negli anni, a richiedere qualche stato di famiglia o la carta d’identità.
Quel che sorprende, nella lettura del decreto di nomina, è che il sindaco Moretti (che da mesi continua ad annunciare ai quattro venti ipotetici rimpasti e ridistribuzione delle deleghe) non si ponga minimamente il problema di assegnare ad una persona senza alcuna esperienza deleghe così delicate (servizi sociali, scuola, personale, politiche giovanili e pari opportunità). Scuola e servizi sociali, in particolare, avrebbero bisogno di esperienza o di sensibilità particolari a tematiche messe in seria crisi dai tre anni di pandemia e dalla gravissima crisi economica.
Purtroppo, però, la casella dell’assessore in Giunta viene considerata esclusivamente una pedina sullo scacchiere degli equilibri. Poco interessa se questo potrà comportare ulteriori difficoltà e ritardi nell’attività amministrativa, l’importante è galleggiare.
In tutto ciò, ad un mese esatto dalla cacciata dell’assessora Lorella Federici, continuano a restare un mistero i motivi della repentina esclusione dalla Giunta. Mistero ancora più fitto nel momento in cui la Federici (che nel sociale e nella sanità svolge anche la sua professione) non viene sostituita da un nome altamente qualificato ma da una persona presa, diciamolo in modo semplice, un po’ a caso.
Alla neo assessora, che siamo certi dimostrerà di avere nel cilindro doti amministrative inimmaginabili, vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutta la redazione di Numero Zero.