Ma davvero Palestrina merita questo?
di Massimiliano Rosicarelli
Palestrina. Tristezza. E’ questo il primo pensiero che ci viene in mente attraversando la Pedemontana di Palestrina: ci si ferma fuori lo Stadio Comunale Antonio Sbardella e si riflette non con poche lacrime, per chi come noi ha ancora la dignità.
Vedere oggi lo Stadio Comunale di Palestrina abbandonato e privo di minima manutenzione è un colpo al cuore atroce che però non deve per nulla lasciare immobili noi cittadini e le stesse Istituzioni, quelle di oggi che devono ottemperare all’eredità di quelle di ieri.
C’è poco da fare: è davvero giunto il momento di agire e lasciare le belle parole a chi ancora crede alla Befana che scende dal Campanile di Piazza Regina Margherita.
Abbiamo documentato tutto in questi anni: cittadini arrampicati sopra gli alberi o sopra avventurate sedie ed impalcature a “spiare” la propria squadra di calcio, sostenuta dall’esterno, con la squadra cittadina diventata un circo da portare a spasso, quando giocava in casa, tra San Cesareo, Zagarolo, San Basilio e via dicendo, sempre per gentile concessione delle amministrazioni ospitanti.
Lo abbiamo scritto 4 mesi fa speranzosi che ci fosse un Qualcosa nella mente sapiente di chi deve prendere decisioni. Ma nulla da fare.
Agli anni bellissimi sotto il profilo strettamente calcistico, con allenatori, giocatori che hanno onorato il club centenario vestendo la maglia arancioverde si contrappone il nulla con genitori costretti a portare i propri figli nei paesi limitrofi per fare calcio.
E’ normale tutto ciò? Oggi che la parte burocratica è sistemata non c’è una Società sportiva abbia un settore giovanile ed una Prima Squadra.
E’ normale vedere un complesso sportivo ridotto in queste condizioni, tra cumuli di sporcizia, panchine capovolte, erbaccia come in un giardino pubblico privo di manutenzione, porte da bianche ormai arrugginite e reti rotte? Neanche l’elisoccorso potrebbe accedere su tale manto, in caso di necessità.
E’ accettabile una cosa del genere? Palestrina ha bisogno di avere coraggio anche nel saper prednere definitivamente decisioni sportive e logistiche, speranza, orgoglio e dignità allo sport, questo sport, questa sede che si chiama Stadio e deve essere dei CITTADINI, di chi le tasse le paga davvero.
E mentre fioccano le segnalazioni al Tg satirico Striscia La Notizia che a breve farà visita nella città del Pierluigi, ci si domanda se l’assessorato allo sport abbia chiaro il concetto di sport, di calcio a Palestrina, da praticare e non da guardare la sera in Tv.
Ci auguriamo che, dopo il saluto ai gemellati cittadini di Fussen, l’Amministrazione comunale di Palestrina intervenga a dovere per evitare un altro anno calcistico da pendolari in trasferta, quando a casa nostra abbiamo il pane per sfamare tutti.