La telefonata al 112 della donna, una 18enne di origine nigeriana, prima che l’uomo le strappasse il telefono dalle mani. Gli agenti della Polizia sono risaliti all’appartamento grazie ai pochi particolari riferiti dalla giovane.
Colleferro. “Aiuto mi sta uccidendo” le grida delle donna, seguite da pochi particolari al numero unico per le emergenze. Pochi particolari che hanno permesso agli uomini della Polizia di Stato di rintracciare l’appartamento nel quale era la donna.
Le forze dell’ordine hanno trovato la donna in lacrime e con evidenti segni di violenza fisica; l’uomo, un 48enne di origine nigeriana, ex compagno della giovane di 18 anni, l’avrebbe picchiata e le avrebbe requisito il telefono a causa della gelosia.
I fatti risalgono a sabato pomeriggio, la donna durante la chiamata al 112 è riuscita a dire pochissime parole, indicando per fortuna la strada in cui si trovava. Gli agenti all’arrivo in Via Savoia sono stati indirizzati da una donna, residente nello stesso palazzo, che ha riferito loro di aver sentito delle grida e le richieste d’aiuto, registrando il tutto con il cellulare.
Il 48enne ha dato in escandescenze per aver trovato dei messaggi di un altro uomo, con il quale la donna aveva da poco intrapreso un’altra relazione. Tentando di fuggire la 18enne si sarebbe barricata nel bagno dell’abitazione, da dove ha fatto partire la chiamata al 112, prima che l’uomo sfondasse la porta e le requisisse il telefono.
Un gesto che le ha probabilmente salvato la vita. Gli uomini della Polizia hanno tratto in arresto l’uomo, con le accuse di rapina e lesioni personali, mentre la donna è stata accompagnata in ospedale per le cure del caso. La donna ha sporto denuncia presso il Commissariato di Colleferro e l’uomo quindi portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.