Il 21 settembre 2025 si è aperta la nuova stagione venatoria in Italia. Come ogni anno, essa comporta conseguenze rilevanti in termini di impatto sulla fauna selvatica e di rischi concreti per la sicurezza delle persone.

L’ associazione EARTH Odv ricorda che sono diverse decine ogni anno gli incidenti di caccia che costano vite umane e di animali domestici sacrificabili secondo la politica italiana ad un piccolo manipolo di persone che ritengono che imbracciare un fucile per uccidere animali inermi sia uno sport divertente.

In Senato è inoltre in discussione il disegno di legge n. 1552, a iniziativa dei senatori Malan, Romeo, Gasparri e Salviti, che mira a sostituire l’attuale legge n. 157/1992, “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. 

Il testo prevede misure particolarmente preoccupanti e scriteriate, tra cui: 

  • la possibilità di caccia sulle spiagge con grave preoccupazione per cittadini e specie a rischio; 
  •  la possibilità di utilizzo del silenziatore che comporta ulteriore rischio per l’incolumità pubblica; 
  • la riapertura degli impianti di cattura degli uccelli migratori con le reti (uccellagione attualmente vietata); 
  • la cancellazione dell’obbligo di chiusura della stagione venatoria entro la prima decade di febbraio il che comporta l’uccisione di femmine incinta e grave disturbo alla fauna selvatica nel periodo riproduttivo;
  • la riduzione delle aree naturali protette, rendendole in parte accessibili all’attività venatoria.

Tali proposte sollevano forti preoccupazioni sul piano della conservazione della biodiversità, della tutela degli ecosistemi e della sicurezza pubblica.

In opposizione a questo disegno di legge, 55 associazioni ambientaliste e animaliste nazionali e locali fra cui EARTH Odv, LAV, ENPA, WWF, Lipu, LNDC, Humane World for Animals, Legambiente, hanno rivolto un appello a senatori e deputati affinché respingano il provvedimento. L’esame in Aula al Senato è previsto per il 21 ottobre 2025.

“I firmatari del DDL affermano che la loro proposta legislativa mira a tutelare gli agricoltori dai danni causati dalla fauna selvatica” spiega Valentina Coppola, Presidente di EARTH, “ma si tratta di una evidente narrazione distorta poichè il DDL contiene addirittura la possibilità, attualmente negata ai cacciatori dalla legge in vigore, di entrare a cacciare nei terreni seminativi. Rimpiangeranno i cinghiali gli agricoltori quando gruppi di cacciatori entreranno nelle loro proprietà calpestando quanto seminato e magari portando via parte del raccolto, quando a pochi metri dalle loro abitazioni pioveranno piombini che feriranno o uccideranno i loro animali domestici”

Le associazioni promotrici ribadiscono la necessità di una riflessione seria e approfondita, che tenga conto della volontà della maggioranza degli italiani, della tutela della fauna selvatica quale bene comune e dei principi costituzionali di protezione dell’ambiente e della biodiversità.

Comunicato Stampa – Earth Associazione Idv – Ufficio stampa

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