Chiama la Polizia per denunciare il furto di alcune armi, in verità era solo un modo per nascondere il possesso di pistole e fucili.
Ha chiamato la Polizia di Stato riferendo che ignoti era entrati in casa del fratello defunto rubando fucili e pistole.
Ad effettuare il sopralluogo sono stati gli agenti del Commissariato di Velletri, i quali dopo una breve ispezione dei luoghi si sono insospettiti per l’assenza di segni di effrazione e per il fatto che dall’interno dell’abitazione, oltre alle armi, nulla era stato portato via.
Ascoltando l’uomo denunciante è emersa un’altra “verità”.
Incalzato dalle domande degli investigatori D.L.P., queste le sue iniziali, è apparso nervoso e contradditorio; nella circostanza uno dei poliziotti ha notato uscire dalla tasca una parte di quella che sembrava essere un’arma. Perquisito è stato infatti trovato in possesso di una pistola munita di caricatore con 5 cartucce, arma presente nell’elenco di quelle che aveva appena denunciato rubate dalla casa del defunto fratello.
Immediata è scattata la perquisizione preso il suo domicilio, a Genzano; qui gli agenti hanno trovato 4 fucili con munizionamento; ma all’appello mancavano ancora altri 7 fucili, tuttora oggetto di ricerca. E’ stato trovato altro munizionamento denunciato rubato a casa del compagno della nipote. Quest’ultimo è stato denunciato, mentre per D.P.L., velletrano di 72 anni, è scattato l’arresto per il reato di porto e detenzione di armi, oltre che denunciato per ricettazione e simulazione di reato.
Photo Credit: Questura di Roma