Valmontone, tre mesi dopo la devastante tromba d’aria il sindaco sollecita regione Lazio e governo
“Oggi (ieri per chi legge- ndr.) sono esattamente tre mesi da quando, il 17 gennaio, un tornado, con una forza devastante e distruttiva, ha scoperchiato tetti e spazzato via pannelli fotovoltaici e recinzioni, provocando ingenti danni a decine di famiglie di Valmontone.
Quelle famiglie non hanno ancora ricevuto un euro di risarcimento“.
Il sindaco Alberto Latini lancia l’appello e chiede alla Regione Lazio di dare seguito agli impegni assunti il 31 gennaio con il riconoscimento dello stato di calamità naturale (con Decreto del Presidente della Regione Lazio 31 gennaio 2023 n.T00002).
In quella circostanza, la Regione, guidata da Daniele Leodori, concesse 100 mila euro di contributo al Comune, per le spese urgenti di intervento immediato e parte delle riparazioni dei danni alle infrastrutture pubbliche. Ulteriori 100 mila euro, sempre per quanto speso dal Comune, sono stati concessi ora dalla Regione Lazio, con il presidente Francesco Rocca.
“Purtroppo – afferma il sindaco Latini – sia la Regione Lazio che il Governo Meloni sembrano aver dimenticato e abbandonato i cittadini di Valmontone. Nella richiesta dello stato di calamità, infatti, sono stati inseriti danni per oltre due milioni di euro per “il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate nonché dei danni subiti dalle attività economiche e commerciali”.
Un conteggio che contiene soltanto i costi per riparare i tetti scoperchiati e danneggiati, senza considerare i pannelli fotovoltaici spazzati via, le recinzioni, le illuminazioni e le auto danneggiate, non comprese nel conteggio. Un risarcimento minimo e necessario, quindi, per i nostri cittadini di cui, dopo tre mesi, si è però persa traccia”.
Il sindaco, Latini, in particolare, rivolge l’appello a tutti quegli onorevoli e candidati al consiglio regionale che in campagna elettorale non hanno lesinato promesse, alle famiglie colpite dal tornado, che ora il primo cittadino esorta a mantenere.
“Al momento – sottolinea Latini– gli unici soldi che abbiamo per quelle famiglie sono 13 mila e 150 euro che, con il cuore di sempre, i valmontonesi hanno versato sul conto corrente dedicato che l’Amministrazione ha istituito per questa causa.
Le vittime di quella calamità non vogliono elemosina e non possono farsi carico delle spese di ricostruzione, neanche con prestiti agevolati. Si sono visti distruggere il tetto da un tornado e quel tetto va ricostruito con fondi pubblici, come sempre in questi casi.
E’ per questo che, da sindaco della città, ho scritto una nota di sollecito al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e ai dipartimenti interessati affinché il Governo e la Regione mantengano gli impegni assunti per dare risposte immediate ai cittadini che hanno bisogno di risorse per riparare i danni e avere un minimo di sollievo dopo quanto hanno subito”.