Dopo le 15 persone dello scorso anno, il Comune ripropone il bando per il sostegno socio economico. Le domande si presentano entro il 10 marzo.
Dopo la risposta positiva avuta nel 2016, l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Valmontone di concerto con la Giunta guidata da Alberto Latini, ripropone il bando per la formazione di una graduatoria ai fini dell’erogazione di interventi di sostegno socio-economico per l’anno 2017, con misure attive di contrasto alla povertà. Il bando, pubblicato sul sito del Comune di Valmontone, consente a chi ne ha diritto di presentare domanda fino al 10 marzo.
“Come abbiamo fatto lo scorso anno– precisa l’assessore alle politiche sociali Maria Grazia Angelucci – l’erogazione del contributo viene data sotto forma di inserimento in attività di servizio civico, di contributo e/o vantaggio economico, secondo un progetto personalizzato di intervento che vede coinvolti tutti i componenti della famiglia”. “E’ stato costruito un percorso virtuoso – precisa la Angelucci – perché le persone sono rimaste molte soddisfatte di aver avuto un contributo in cambio di lavoro vero, fatto nel centro sociale anziani, nelle palestre, nei campi sportivi o a Palazzo Doria Pamphilj. Un vantaggio sia per il cittadino che per l’Ente, che restituisce dignità alle persone e garantisce trasparenza al sistema, uscendo dai vecchi schemi dell’assistenzialismo e della clientela”.
Per come è strutturato, il sostegno del Comune di Valmontone offre uno stimolo per riflettere sulle proprie risorse e sviluppare delle capacità residue, attivando comportamenti e soluzioni che vogliono condurre all’autonomia personale ed economica, facendo sì che il disagio diventi momento di condivisione con tutta la comunità.
“Lo scorso anno sono state 15 le persone aiutate in questo modo – afferma il sindaco Alberto Latini – e crediamo che quest’anno le domande siano di più, sia perché si è capito che questo sistema funziona, sia perché la povertà si sta consolidando e la fascia di bisogno si allarga. Il Comune, in questo percorso, vuole essere vicino ai suoi cittadini, con equità e trasparenza”.
“E’ un approccio diverso ai servizi sociali – conclude la Angelucci – che vanno visti per quello che sono realmente, ovvero un istituzione che non limita ma aiuta le persone a superare situazioni difficili”.