Ospedale di Palestrina, CISL: “Mancano presidi e apparecchiature”

Ospedale di Palestrina. La nota della CISL FP: “Difficoltà ad acquistare arredi, presidi, apparecchiature elettromedicali”.

Ospedale di Palestrina. “Con la presente la scrivente OS, intende sottoporre all’attenzione di quanti in indirizzo, una criticità presente su tutti i presidi della ASL Roma 5, in merito alla difficoltà più volte illustrataci dai vari Coordinatori e Direttori di numerose unità operative per l’acquisto di arredi, apparecchiature elettromedicali regolarmente richiesti attraverso le modalità previste dalle procedure aziendali, necessarie alla normale attività di diagnosi e cura dei pazienti.

Ci viene riferito che insistono notevoli difficoltà per l’approvvigionamento di numerosi presidi, alcuni dei quali risultano mancanti presso i magazzini Traser, altri invece anche se presenti, non si riescono ad ordinare in quanto sembrerebbe che la farmacia non comunichi le variazioni dei codici ai vari coordinatori.

In modo particolare, presso il PO di Palestrina, nonostante l’unità operativa di medicina interna, ne abbia fatto richiesta vari mesi fa, e nonostante i numerosi solleciti, risulta mancante un apparecchio Holter ECG ed un emogasanalizzatore da banco (su quest’ultimo, ci viene riferito che sull’apparecchio attualmente presente in reparto sia stato dichiarato il fuoriuso almeno un anno fa a tuttoggi non sostituito), apparecchiature fondamentali per poter procedere ad un corretto e tempestivo inquadramento diagnostico dei pazienti che ne abbiano bisogno. 

Sempre nel PO di Palestrina, a seguito dell’uscita per quiescienza dello specialista che si occupava di eseguire doppler vascolari, da febbraio us nessuno si è occupato di organizzare un percorso alternativo causando di fatto una interruzione del servizio, nonostante il tutto sia stato ufficialmente comunicato dai direttori di unità operativa.

Per non parlare dei tempi biblici necessari ad ottenere un appuntamento per l’esecuzione di una Risonanza Magnetica presso il PTV, si parla infatti di oltre i due mesi di attesa, tempi assolutamente inaccettabili per il completamento dell’iter diagnostico dei pazienti che sono ricoverati in reparti per acuti. 

Ci sembra evidente che quanto finora elencato, sia sufficiente a poter dire che i presidi tutti, ospedalieri e territoriali della ASL si trovino a dover garantire la diagnosi, l’assistenza e la cura  con estrema difficoltà e con conseguente  allungamento dei  tempi di degenza che non poche complicanze può comportare ai pazienti.

Chiediamo quindi alla Direzione Strategica un fattivo intervento atto alla verifica e quindi alla  risoluzione delle numerose  criticità illustrate”.

Palestrina, 16/06/2023

       IL SEGRETARIO TERRITORIALE CISL fp                                L’RSU CISL fp

            DIMITRI CECCHINELLI                                                 SILVIA MENEGATTI

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