Tramontata la proposta di Leopoldo Facciotti, nel centrodestra circolano i nomi di Giuseppe Cilia, Simone Coccia e qualche ipotesi per cercare di unire tutti in extremis. Intanto Lena scatena il gossip

di Massimo Sbardella

Nella Destra prenestina il caos regna sovrano. La candidatura di Leopoldo Facciotti, che circa un mese fa era stata calata dall’onorevole Angelo Rossi, si è dissolta come neve al sole quando, oltre a non essere attrattiva per la Lega e Noi Moderati, ci si è resi conto che spaccava Fratelli d’Italia, al di là di quanto fosse già di suo.

 

Lo stesso Facciotti, avvocato di fama internazionale con un incarico “pesante” nel sindacato degli artigiani (segretario generale di Confartigianato), avrebbe obiettato che l’agnello sacrificale a Palestrina non gli pareva il ruolo migliore. L’esperienza di Enrico Michetti nella Capitale insegna che non basta un titolo per conquistare voti.

Simone Coccia, candidatura di rottura, prende quota

E così, mentre Lega e Noi Moderati (e civici vari) continuavano a lavorare all’ipotesi dell’imprenditore Giuseppe Cilia, la componente di Fratelli d’Italia che fa riferimento a Mario Moretti portava avanti la candidatura del giovane Simone Coccia, come elemento di rottura per essere stati presi in giro per mesi dall’onorevole di Gallicano. Tra una cena e l’altra, diversi pezzi di Fratelli d’Italia si confrontavano per capire quale strada prendere: se continuare su Facciotti, farsi ammaliare da Giuseppe Cilia, tornare sul sempreverde Umberto Croppi o scegliere un noto medico oculista, come opzione locale, moderata e più facile da far digerire. Più difficile, ma non da escludere, la convergenza sull’ipotesi Simone Coccia, in quanto espressione diretta della componente di Mario Moretti.

Intanto Pd e Palestrina nel merito vanno verso le Primarie del 7 aprile

Tra una cena e l’altra, però, la soluzione non arriva, il centrodestra resta diviso e Palestrina inizia a guardare positivamente il percorso di trasparenza delle primarie, avviato dal Partito Democratico, ed altre liste civiche, per superare le logiche di palazzo e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliersi il proprio candidato sindaco (tra Igino Macchi del PD ed Emiliano Fatello di Palestrina nel Merito).

L’onorevole Angelo Rossi bussa alla porta di Capoleoni e della Lega

E’ per questo che il solito onorevole Angelo Rossi, martedì pomeriggio, è stato visto bussare (con il cappello in mano?) ad Umberto Capoleoni per chiedere una convergenza su qualche nome. Certo, ai più sembra strano, visto che appena tre mesi fa lo stesso Rossi aveva annunciato che né Capoleoni né gli altri firmatari della sfiducia a Moretti (ovvero tutta la Lega di Palestrina) avrebbero potuto candidarsi in un centrodestra unitario. Ma, si sa, la politica non è nuova a cambi di idee. Cosa sia uscito da quell’incontro non è dato sapere ma i giorni passano e la situazione, per il centrodestra prenestino, resta ancora confusa. A meno che, preso atto di alcune situazioni, Cilia non decida di restare a fare l’imprenditore dando qualche chance in più al centrodestra di trovare una quadra.

Rodolfo Lena si infila nel puzzle con il gossip su Forza Italia

In tutto questo puzzle complicato, ci ha pensato il consigliere regionale prenestino Rodolfo Lena ad aggiungere un po’ di confusione. Sparito da un po’ dai radar della politica locale (sabato era assente pure alla presentazione del candidato Pd alle primarie del 7 aprile), il nome di Lena è riapparso in un’agenzia di stampa che, martedì scorso, annunciava: “Forza Italia sbanca al consiglio regionale del Lazio: in Aula sta per portare a termine un doppio colpo. il vicepresidente del Consiglio Pino Cangemi e il consigliere Rodolfo Lena, che sarebbero pronti a salutare rispettivamente Lega e Pd”. Una trattativa già anticipata in estate sui giornali, che lo stesso Lena – seppure con un giorno di ritardo – mercoledì pomeriggio ha smentito: “Non è in atto alcun passaggio politico del sottoscritto nel gruppo consiliare regionale di Forza Italia. Continua il mio lavoro all’interno del Partito Democratico e soprattutto al servizio dei cittadini della Regione Lazio”.

Nell’Uovo di Pasqua i futuri assetti

Per definire assetti e caccia alle poltrone, quindi, bisogna attendere: chissà se la sorpresa più grossa arrivi con l’uovo di Pasqua o qualche giorno prima. Per ora, le tante cene organizzate da alcuni personaggi hanno portato soltanto a far crescere trigliceridi e colesterolo.

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