Si è svolta, presso il complesso degli edifici del Foro di Praeneste, la presentazione dell’accordo tra il governo dell’Ucraina e la Itop di Palestrina per il recupero di vittime, civili e militari, del conflitto ucraino
“Il progetto – spiega Francesco Mattogno, direttore tecnico Itop Spa – prevede la protesisazzione, riabilitazione e reintegrazione di veterani di guerra ucraini che hanno subito amputazioni di arti superiori. Una menomazione particolarmente delicata, sotto il profilo psicologico, che il governo ucraino ha scelto di trattare unendo le tecnologie all’avanguardia, nel campo delle protesi, di alcune multinazionali alla straordinaria competenza maturata da Itop nel campo della personalizzazione delle stesse, dell’addestramento all’uso e dell’inserimento sociale”.
Non solo un intervento di riabilitazione fisica, quindi, ma anche psicologica? “Certamente – conferma soddisfatto Mattogno – e siamo lusingati del fatto che tanto il governo ucraino quanto le multinazionali produttrici della tecnologia delle protesi utilizzate riconoscano ad Itop un’esperienza di 40 anni sul campo, sempre a contatto con il paziente. Questo viene curato in tutto il percorso, anche sotto il profilo dell’inserimento sociale, che è la cosa a cui l’Ucraina tiene in modo particolare”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Palestrina, Adolfo de Angelis, che da padrone di casa ha precisato: “Da tempo ormai abbiamo instituito un rapporto privilegiato con la comunità Ucraina in Italia. Già lo scorso anno abbiamo invitato, attraverso l’Ambasciata in Italia, i nostri amici ucraini a partecipare al Festival del Giglietto.
Oggi, grazie ad Itop e soprattutto allo spirito imprenditoriale di Francesco Mattogno, siamo testimoni di un accordo molto prestigioso, nel quale Palestrina farà la sua parte.
Ringrazio l’Ambasciatore, la Itop, il governo Ucraino e la Regione Lazio (presente con il presidente della Commissione sanità e politiche sociali, Rodolfo Lena) per l’impegno preso. Sono convinto che tanto alto è l’obiettivo quanto rilevanti saranno i risultati nel corso del tempo”.
Particolarmente folta la delegazione ucraina, presente con due membri del governo di Kiev, Igor Maltsev e Ivan Bytsiura, la dottoressa Alla Romashko, segretario territorio della Camera Italia per i Balcani, il capo della difesa, colonnello Aleksander Vereschak, il presidente della Camera Italia per i Balcani e l’ambasciatore di Ucraina in Italia, S.E. Yevhen Perelygin. “Sono felice – afferma Perelygin – di tornare a Palestrina; ogni volta che torno vado via poi con un progetto in mano. Lo scorso anno abbiamo istituito un progetto di collaborazione culturale, oggi siamo qui per una causa ancor più nobile. Sapete bene quale sia la situazione bellica in Ucraina dove abbiamo circa 40.000 persone ferite in battaglia, di cui solo una parte militare, il resto civile. Oggi, attraverso l’impegno del dottor Mattogno e della Itop, della Città di Palestrina e di tutti i protagonisti, lavoreremo per far sì che le migliori innovazioni vengano messe a disposizione di chi ha perso un arto in battaglia, sia esso militare o civile, consapevoli del fatto che non basta una protesi, ma che costoro sono persone da seguire per la vita”.
Presenti all’iniziativa anche ulteriori due riferimenti importanti del progetto, ovvero il professor Umberto Tarantino, presidente del corso di laurea in tecniche ortopediche e direttore di ortopedia e traumatologia, al Policlinico Tor Vergata, e Nicola Cariglia, presidente della Fondazione Turati di Zagarolo che curerà l’aspetto clinico del paziente.