Igino Macchi vince le primarie a Palestrina con una percentuale del 66% contro il 34% di Emiliano Fatello.

Primarie. Dopo lo spoglio della sezione di Carchitti, dove Fatello (Palestrina nel Merito) ha prevalso per 128 voti contro 62, Igino Macchi (Partito Democratico) ha ribaltato la situazione nel gazebo di Palestrina dove la vittoria è stata netta (1284 Macchi a 539 Fatello) per un dato definitivo di 1346 Macchi, 667 Fatello.

Igino Macchi con Emiliano Fatello

Da evidenziare lo straordinario afflusso di elettori che, tra Palestrina (1843) e Carchitti (190), hanno visto per tutto il giorno un costante afflusso alle urne, per un totale di 2033 votanti.

Una risposta democratica particolarmente apprezzata in una fase in cui le liti, le cene inconcludenti e i tavoli strategici portano spesso alla scelta di candidature poco rispondenti alle esigenze della città e dei cittadini.

Una scelta di grande trasparenza e coraggio che ha messo a confronto due figure in parte diverse, nella loro storia politica, che ha messe  nello stesso progetto di risanamento, recupero e rilancio di Palestrina, sia in termini amministrativi che per il ruolo che la nostra città potrà tornare a svolgere sul territorio.

Ora si apre la sfida per la corsa a Palazzo Verzetti. Igino Macchi troverà a contendere la fascia di Sindaco, Giuseppe Cilia di Noi Moderati e Lega, Lorenzo Fornasin (Fdi e Forza Italia) e Marco Zoppini (Italia dei diritti). E sabato da Coccia la candidatura ufficiale (annunciata) di Cristiana Polucci (Palestrina in comune).

 

Elezioni Palestrina. Fratelli d’Italia sceglie Lorenzo Fornasin

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