All’indomani dei disastri c’è la tenacia della rinascita. Dopo gli aiuti materiali, occorrono gesti concreti per ricostruire le anime
Ci sono fenomeni naturali, come le alluvioni o i terremoti, di fronte ai quali siamo veramente impotenti. Succedono di colpo, cambiando senza preavviso le vite nostre e di tanta gente. Sembra quasi disumano cercare il bene in circostanze così tragiche ma, per andare avanti, bisogna farlo. In tanta disperazione le persone si rendono conto di ciò che è veramente essenziale, riconoscendo l’importanza che hanno l’amore e la gioia. Da ogni parte arrivano messaggi di solidarietà, accompagnati da donazioni e molti volontari arrivano per dare il loro aiuto.
Tutto questo fa accadere qualcosa dentro di noi, come un cambio di marcia che ci aiuta a lasciare andare la rabbia ed il rancore, perché i sentimenti negativi limitano il modo in cui viviamo la vita. “Dobbiamo sforzarci di trasmettere positività”, ha affermato per primo Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, poche ore dopo il terremoto nella sua città. Aveva capito che, per supportare e lenire le ferite dell’anima di chi ha perso tutto, servono emozioni forti che contrastino lo stato di prostrazione. Oltre agli aiuti materiali occorrono aiuti emotivi per tutti, adulti, anziani e bambini, che in questi casi non sono in grado di rimboccarsi le maniche. Per loro ci sono medici che intervengono, in queste situazioni estreme, aiutando i più deboli. Tra i più fragili ci sono i bambini, sono disorientati e continuano a contare sui loro riferimenti adulti, spesso però troppo scossi ed in grave difficoltà. I medici lavorano per ricreare qualcosa che si è spezzato dentro, puntellando i cuori di chi è traumatizzato. Esserci è il primo passo, lavorare su strada, ma rimanere anche dopo per sostenere ed indirizzare la comunità verso ragionamenti che sostengono la positività è ancora più importante.
Generare reattività, bontà e comprensione per tornare a vivere, prima ancora di ricostruire la città. Secondo Steiner, pedagogista e riformista sociale, certe catastrofi sono causate da periodi di eccessivo materialismo e, quando la volontà umana sarà priva di egoismo, sarà in grado di placare il fuoco distruttivo che genera cataclismi.
Cristina E. Cordsen