Importante iniziativa del Consiglio dei Giovani di Cave, in collaborazione con associazioni e il patrocinio del Comune, contro i disturbi del comportamento alimentare.
Cave. Lo scorso 15 marzo è stata dedicata al fiocchetto lilla, la Giornata contro i disturbi del comportamento alimentare, nata con lo scopo di attirare l’attenzione sulla responsabilità.
I numeri
Responsabilità nel parlare o esprimere un’opinione senza provocare danni a chi ascolta. I disturbi del comportamento alimentare (i cosiddetti DCA) riguardano circa 55 milioni di persone al mondo, di cui oltre 3 milioni in Italia, pari al 5% circa della popolazione. Eppure, ad oggi, intorno a quella che è una vera e propria patologia, regnano disinformazione e pregiudizio che lasciano spazio a tante credenze e stereotipi come, ad esempio, ritenere un disturbo alimentare basato esclusivamente sull’aspetto fisico.
Tutto ciò a discapito delle persone che faticano nella gestione di questi disturbi e vivono spesso nella paura di uscire allo scoperto, di chiedere aiuto, e conseguentemente non possono essere aiutate e supportate come dovrebbero.
In questa ottica, il Consiglio dei Giovani di Cave organizza, per venerdì 30 giugno alle ore 17 presso il Cantinone – Osteria Diffusa di Cave, l’evento di sensibilizzazione “Incontro Lilla”, con lo scopo di rompere la narrazione a senso unico dei disturbi del comportamento alimentare. L’obiettivo è quello di responsabilizzare, informare e aiutare tutti coloro che, direttamente o no, sono coinvolti nella spirale dei Dca in un’iniziativa che vede la collaborazione del Circolo Simeoni di Palestrina e del Festival del Libro Itinerante, oltre al patrocinio del Comune di Cave.
Sensibilizzare significa informare
Sensibilizzare significa informare e, di conseguenza, dare a chiunque l’ opportunità di avere le chiavi necessarie per aiutare chi è afflitto da queste problematiche. L’evento nasce come tappa del Festival del Libro Itinerante, che coinvolge diversi paesi del territorio prenestino, i quali, in giornate appositamente organizzate, ospitano gli autori di opere a tema contribuendo, con esperti e associazioni del settore, a promuovere dibattiti su tematiche legate agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
L’ospite dell’evento
L’Incontro Lilla ospiterà una delle coautrici del volume “Social Fame- adolescenza social media e disturbi alimentari” che, in collaborazione con l’Associazione Animenta di Roma e la Fondazione Cotarella di Orvieto, offriranno spunti per sensibilizzare sulle storie delle persone affette da Dca, in una carrellata che toccherà argomenti quali la formazione e la prevenzione, organizzando anche laboratori di cucina per tutte quelle persone che hanno bisogno di tornare a creare un rapporto sano con il cibo, perché solo prendendo coscienza, si può iniziare a guarire. A seguire sarà dato spazio alle testimonianze, accompagnate da un’opera realizzata da Silvia Macaluso, che trasporrà attraverso l’espressione artistica il senso dell’evento.
La merenda Lilla: riscopriamo pane e olio
Si terminerà con la Merenda Lilla, un momento di condivisione della funzionalità del cibo. Pane e olio saranno i protagonisti, per ritrovare valore in quella che rappresenta la merenda classica genuina, per comprendere i meccanismi di apporto dei carboidrati e dei grassi che, nella maggior parte dei DCA, vengono meno.
L’incontro lilla sarà un momento di riflessione per comprendere che i problemi che una persona ha con il cibo non riguardano solo il proprio corpo. I disturbi del comportamento alimentare sono da considerare, infatti, sempre in un’ottica sulla globalità della persona e di tutto il suo mondo, che sia fisico, affettivo, piuttosto che psichico, in correlazione non solo con se stessa, ma con tutto ciò che la circonda.
Per questo è indispensabile e fondamentale il coinvolgimento anche della società, delle famiglie, delle istituzioni, dei media che hanno l’onere di passare messaggi di accettazione ed elaborazione, che superino gli stereotipi troppo spesso propinati dai social media che propongono messaggi distorti e filtrati di cosa debba essere un corpo “perfetto”.
Eliminare giudizi, preconcetti e mancanza di sensibilità
Tutto questo si potrà realizzare soltanto con la responsabilizzazione di ognuno, eliminando giudizi, preconcetti, indifferenza, disinformazione e mancanza di sensibilità, soltanto così sarà possibile aiutare i giovani sopra tutti coinvolti in questa spirale, che devono ritrovare la reale percezione di sé stessi in corpi e menti non artefatti. Non standardizzati, ma speciali e importanti nelle loro unicità, perché il miglior nutrimento che l’essere umano possa avere è l’amore, ma anche un sano rapporto con il cibo e le emozioni sono fondamento di salute.
CC e MPR