di Roberto Papa
Il Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni APS di Palestrina Vi aspetta sabato 20 alle 17.30 presso la Biblioteca Comunale Fantoniana di Palestrina.
Circolo Simeoni. Un reading di poesie di Alda Merini, lette da Marzia Baroni, della compagnia teatrale l’Allegra Brigata, che sarà accompagnato dalle musiche di J. S. Bach e I. Playel eseguite dalle studentesse Caterina Rega, violino, Jessica Moriconi, viola, e dal Mo Claudia Ramous del Conservatorio L. Recife di Frosinone.
Avremo l’occasione di vedere una intervista fatta ad Alda Merini da Vincenzo Mollica e ripresa dal socio Timoteo Salomone, che ci regalerà anche una serie di scatti fotografici. Altri video la coglieranno nella quotidianità della sua casa o nel canto che artisti come Nuti, Milva, Guerritore, Don Backy, Vecchioni, Cristicchi le hanno dedicato.
Il Circolo Simeoni, con un pomeriggio dedicato ad una delle maggiori poetesse italiane, continua il suo avvicinamento all’evento di maggio della seconda edizione di “Poesia Aperta”, dove avremo la presenza di importanti poeti italiani che leggeranno i loro versi sotto lo sguardo della Dea Fortuna.
Sabato sarà l’occasione per ascoltare le poesie di Alda Merini dove ha esplorato quel legame indissolubile tra l’amore e il dolore, mostrandoci come spesso per amare si paga un prezzo molto alto quello del dolore. Le sue poesie sono un viaggio attraverso le emozioni come quel dolore, dolore provato in manicomio, ma ascolteremo anche i suoi versi d’amore e le tante poesie che ha dedicato alle donne come donna lo era lei con tutta la sua spiritualità nel canto del Magnificat a Maria così come in tutta la sua fisicità mostrato attraverso il suo corpo nudo, perché:
“Mi fa sorridere il moralismo della gente, non lo tirano fuori per il nudo in sé, ormai ovunque, ma per quello non perfetto. E’ l’imperfezione a scandalizzare, come fosse una colpa…Sono stata io a volere essere fotografata nuda, il mio è stato un gesto di provocazione, e anche di profondo dolore: in manicomio ci spogliavano come fossimo cose. Mi sento nuda ancora adesso”.