Dialogo ancora in fase embrionale. Il Sindaco di Monte Compatri, apparentemente solo a destra, cerca alleati per le amministrative di quest’anno.
Il centrodestra monticiano si trova all’angolo e spaccato in due. L’Amministrazione De Carolis, da dieci anni saldamente al comando dell’attività amministrativa e politica di Monte Compatri, sembra abbia accusato nell’ultimo periodo un’innaturale déjà vu. Prima della vittoria nel 2007, infatti, il papabile candidato sindaco attuale, Fabio D’Acuti, era al comando di una coalizione senza leader, sfilacciata e priva di appeal. Fu proprio De Carolis, transfugo “Ulivo”, che accese la luce e decretò il successo di una compagine aperta, civica, con un occhio strizzato al centrodestra locale e nazionale.
Oggi, paradossalmente, dopo dieci anni di amministrazione, De Carolis è in difficoltà. La base sembra essersi dispersa, i candidati sindaci in lotta sono due: oltre al citato D’Acuti (ex An, ora privo di “residenza”) c’è Mauro Ansovini (uomo civico, delfino di De Carolis).
Sul suo profilo Facebook, il Sindaco grida agli inciuci altrui, ma lui stesso sta cercando sponde per la sua attuale posizione defilata e solitaria. Da “uomo delle frazioni” qual è, sembra che il centrodestra monticiano abbia avviato rapporti con il Movimento Cinque Stelle, elettoralmente forte proprio nella frazione di Laghetto.
Si tratta di un dialogo al momento in fase embrionale. Il ragionamento di De Carolis è questo. Sono solo, gli unici partiti che ho al mio fianco sono Forza Italia (con Gianluca Moscatelli che scalpita), NCD e la frangia estrema di Meloni e Salvini che tentenna; non sarebbe meglio togliere i simboli ed affidarmi completamente ad una lista civica che appoggi il Movimento Cinque Stelle?
Non si tratta di fantapolitica ma di un ragionamento sensato di un politico navigato che ha tessuto in dieci anni una ragnatela di contatti non indifferenti. Ma, sorge la domanda, chi farà il candidato sindaco? De Carolis avrebbe già la risposta ma rischia di spaccare il suo interno: l’uomo che accontenterebbe tutti si chiama Mauro Ansovini. Qualcuno sarebbe tenuto a fare i suoi passi indietro, la frazione di Laghetto sarebbe salvaguardata ma, e il punto centrale del ragionamento è in questa domanda, il centro storico di Monte Compatri come lo vedrebbe un altro sindaco delle frazioni?
Il Movimento Cinque Stelle, da parte sua, alla ricerca di una figura carismatica al suo interno, vive alla giornata con un’idea importante della quale ancora non si hanno risultati: un questionario somministrato a tutti gli esercizi commerciali del territorio. Chissà se tutti gli iscritti pentastellati siano a conoscenza di questa possibilità di convergenza verso il centrodestra di De Carolis. Cosa direbbero Grillo e l’Onorevole Taverna di questo accerchiamento politico? Chissà se l’inciucio tra Virginia Raggi e gli uomini di Alemanno non venga bissato anche a Monte Compatri. L’amicizia di De Carolis con l’entourage dell’ex sindaco di Roma potrebbe agevolare la chiusura di un accordo.