Il comprensorio ride di Palestrina e i cittadini sono stanchi e infuriati per questi teatrini che tolgono speranze di ripresa

di Massimiliano Rosicarelli

Basta. Abbiate rispetto per il nome di Palestrina. Frase a tema non scontata ma voluta. Ci siamo stancati di essere etichettati un paese incapace a trovare una classe politica che possa governare per 5 anni la città. Ogni settimana assistiamo ad un teatrino che fa solo il male di Palestrina.

La città muore dietro gli scaricabarile

Un malcontento che non si maschera con un invito a cena gratuitamente, salvo poi presentare il conto col tempo. Ci siamo stufati di vedere Palestrina morire dietro continui scaricabarile, tra chi ha amministrato, chi ha raccolto firme per mandare a casa un sindaco eletto democraticamente.

Da oltre un anno siamo “Il paese commissariato”

Palestrina è una città d’arte, di storia, di persone perbene e di seri lavoratori che non hanno bisogno di essere derisi da chi vive nei centri limitrofi. “Sei di Palestrina, il Paese commissariato”. Dopo l’esperienza del 2019 la storiella si ripete da oltre un anno e, onestamente, è ora di smetterla. Non si deve trovare per forza un Povero Cristo a cui calzare la fascia tricolore, salvo poi mandarlo a rotoli dopo poco tempo con quattro firme raccolte davanti ad un notaio.

Escano candidati non imposti che abbiano a cuore la città

I cittadini sono stanchi di tutto: delle frasi di circostanza di chi si candida come pure di chi ostacola ogni percorso senza saper esprimere i concetti basilari di una candidatura a Sindaco o a consigliere. Basta. Lo diciamo a tutti gli attori protagonisti di un teatrino da scuola dell’infanzia che non vogliamo più vedere. Escano ufficialmente dei candidati non imposti dalla politica romana (o gallicanese), da chi si ritrova a svolgere ruoli senza manco saperlo. Vogliamo eleggere democraticamente un Sindaco ed un Consiglio comunale che faccia il bene della città e non sia imposto da nessuno.

A quei concittadini che ambiscono a candidarsi chiediamo di essere coerenti con sé stessi, se avete le capacità di fare un simile gesto, oppure fate un passo indietro perché a decidere sia Palestrina, con o senza primarie. Lasciateci in pace e ponete finite a queste ridicolaggini perché abbiamo le tasche piene di questi teatrini. Palestrina si ama, non si umilia.

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